Perché dovremmo sforzarci di capire un animale? E' faticoso, richiede impegno, e in fondo a cosa serve? E' l'animale a doversi adattare a noi, non viceversa.
Perché dovremmo sforzarci di capire un animale? E' faticoso, richiede impegno, e in fondo a cosa serve? E' l'animale a doversi adattare a noi, non viceversa.
« E noi che non siamo abituati a scrutare nel profondo, ci mettiamo alla ricerca dell'apparenza esteriore, trascurando il fatto che ciò che determina il movimento è all'interno: è come se qualcuno volesse guardare la sua immagine, ignorando la sua provenienza. »
Plotino, “Enneadi”, V, 8
“Non si frusta nessuno”, rispondeva irritato Filipp Filippovic, “mettitelo in testa una volta per sempre. Sugli uomini e sugli animali si può agire solo con la persuasione. Gli avete dato la carne oggi?”
Cuore di cane, Michail Bulgakov
Trovare le relazioni fra le cose è stimolante e divertente, ma sforziamoci di utilizzare in misura migliore il cervello di Sapiens Sapiens (dicitura superata, giacché pare sia sufficiente dirlo una volta) di cui andiamo oltremodo fieri e che abbiamo posto, insieme a tutto il resto del nostro corpo, alla sommità della piramide evolutiva (immagine e concetto pare anch’essi superati da più moderne scoperte e riflessioni scientifiche).
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