L'inasprimento della disputa tra addestratori ed educatori, per molti anni latente e celata e ultimamente resa manifesta e spesso messa strumentalmente in relazione con le recenti aggressioni di cani a esseri umani, sta producendo molti danni: la divulgazione della conoscenza, requisito basilare per creare consapevolezza e responsabilità nei proprietari, richiede un clima pacato e disponibilità al confronto, che l'agonismo e la competizione certo non favoriscono.
A causa delle aggressioni avvenute nei primi mesi di quest'anno, si è infatti ravvivata in modo violento una delle più antiche polemiche che dividono i due grandi approcci cinofili - quella tra collare a strozzo e pettorina. Mentre in passato lo scontro si limitava prevalentemente alla predilezione e alla critica di uno o dell'altro strumento, assistiamo adesso a un ampliamento degli argomenti su cui si esercita il contrasto: non soltanto gli strumenti ma anche e soprattutto la 'filosofia' e l'efficacia dell'una e dell'altra modalità di lavorare con i cani e i loro proprietari.